Fortunato Depero nasceva il 30 marzo del 1892 nel paese di Fondo, in Val di Non
“altipiano di prati e selve oscure di
larici ed abeti…vallata di castelli e santuari”
e terra d'origine di mio padre.
Come lui sono cresciuta con i racconti di santi e di diavoli, di eventi misteriosi e di miracoli tramandati
dagli anziani, assieme alle memorie dei "nossi pori morti".
Saranno gli stessi ampi orizzonti e
“l’indomabile spirito di ricostruzione” della gente della montagna
ad aver forgiato il talento d’artista e d’artigiano di Depero e l’ingegno di mio padre.
Per ritrovarli entrambi di tanto in tanto devo tornare al muschio soffice e al profumo resinoso della legna
e con loro alle immagini pungenti e spigolose addolcite da mani domestiche.
Fortunato, che aveva creduto per davvero che il Futurismo avrebbe “ricostruito l’universo” e si è
rovato a fare i conti con due guerre e col regime fascista.
Una storia di famiglia.
Omaggio
"lo spirito limpido e diamantino come le vette" di questi figli dei tempi duri e della Val di Non.